Questo mercoledì 23 aprile, in occasione della Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, Rachida Dati, ministro della Cultura, e Clara Chappaz, ministro delegato per l'IA e il Digitale, hanno annunciato il lancio di un ciclo di concertazione tra i rappresentanti degli sviluppatori di modelli di IA generativa e quelli dei titolari di diritti dei settori culturali e mediatici. Questa iniziativa mira a stabilire un dialogo costruttivo conciliando innovazione tecnologica e protezione del diritto d'autore.
Dall'emergere della GenAI, le proteste di autori, artisti ed editori si sono moltiplicate contro l'uso non autorizzato delle loro opere per l'addestramento dei modelli di IA. Il mese scorso, circa un centinaio di autori hanno manifestato davanti alla sede londinese di Meta per denunciare lo sfruttamento delle loro opere in violazione del loro diritto d'autore. Secondo il governo, questo ciclo di concertazione "deve permettere di favorire la comprensione delle questioni reciproche tra sviluppatori di IA e titolari di diritti, mettere in luce interessi comuni e identificare buone pratiche".

Un quadro per un'IA etica e rispettosa della creazione

Inserendosi nel prolungamento della dinamica di dialogo tra queste due categorie di attori avviata durante il Summit per l'azione sull'IA di febbraio scorso, il ciclo di concertazione si baserà sui lavori del Consiglio Superiore della Proprietà Letteraria e Artistica (CSPLA). Dovrebbe, secondo i ministri, "permettere di favorire una migliore valorizzazione dei dati culturali", grazie alla negoziazione di accordi di licenza espliciti, ancora poco diffusi nel settore. Il miglioramento dei dispositivi di opt-out, spesso giudicati inadeguati dai titolari di diritti, sarà inoltre affrontato per dare ai creatori un migliore controllo sull'uso delle loro opere.
Favorendo l'accesso a corpus culturali francofoni ed europei sotto condizioni giuridicamente chiare, questa iniziativa mira allo sviluppo di modelli di IA generativa competitivi e sovrani.
Per guidare questo ciclo di concertazione, i ministeri hanno designato due esperti: Marc Bourreau, dottore in economia, professore di economia a Télécom-Paris (Institut polytechnique de Paris), e Maxime Boutron, maître des requêtes al Consiglio di Stato. Le parti interessate, identificate dai servizi del ministero dell'Economia, delle Finanze e della Sovranità industriale e digitale e del ministero della Cultura, saranno informate delle modalità e della data della prima riunione di concertazione prevista per la primavera del 2025.

Per capire meglio

Quali sono le sfide specifiche legate all'uso di opere protette da copyright per addestrare modelli di IA?

L'uso di opere protette da copyright per l'addestramento di IA solleva questioni di diritti di riproduzione e distribuzione, nonché di compensazione equa per i creatori. I titolari dei diritti cercano meccanismi di controllo e remunerazione come accordi di licenza espliciti.

Come possono gli accordi di licenza espliciti migliorare la governance dei dati culturali?

Gli accordi di licenza espliciti fissano condizioni chiare e legalmente vincolanti per l'uso delle opere protette, promuovendo una compensazione equa per i creatori e un uso responsabile dei dati culturali. Migliorano anche la trasparenza e la responsabilità degli sviluppatori di IA.