
OSO-AI e VYV3: una partnership strategica al servizio degli operatori sanitari
OSO-AI, una start-up brestoise specializzata in intelligenza ambientale, e VYV3, offerta di cure del Gruppo VYV, hanno annunciato una partnership per...
9 articles dans cette thématique
OSO-AI, una start-up brestoise specializzata in intelligenza ambientale, e VYV3, offerta di cure del Gruppo VYV, hanno annunciato una partnership per...
Dassault Systèmes e la Fondazione FondaMental lanciano un Magazzino di Dati Sanitari (MDS) per la ricerca in psichiatria, centralizzando e mettendo in...
La start-up marsigliese Provence.ai propone alle Maison Départementales des Personnes Handicapées (MDPH) una piattaforma di IA per automatizzare il ri...
L'indagine di Lifen rivela che l'adozione di strumenti digitali nelle segreterie mediche progredisce ma rimane ostacolata da problemi tecnici e una ma...
Dal diagnostico delle malattie alla scoperta di nuovi trattamenti, l'IA promette di migliorare la precisione e l’efficacia delle cure. Mentre un terzo...
L'Anap ha recentemente organizzato un duello per testare l'efficacia dell'IA nell'ottimizzazione dei turni ospedalieri. L'IA ha dimostrato il suo pote...
Nel 2014, Dassault Systems lanciava "Living Heart" per sviluppare modelli digitali del cuore umano. Oggi, con l'IA generativa, il progetto facilita lo...
Volta Medical, una medtech di Marsiglia, ha pubblicato i risultati del suo trial clinico TAILORED-AF su Nature Medicine, dimostrando l'efficacia dell'...
Da diversi anni, l'Istituto Curie e Google combinano le loro competenze per far avanzare la ricerca e i trattamenti per combattere il cancro. In occas...
Le fait qu'une intelligence artificielle puisse se nourrir de millions de cas lui permet d'accumuler une expérience incomparable. Notamment dans le cas de maladies rares. Et ainsi, avoir une expertise qu'un médecin généraliste ne pourra jamais se forger tout au long de sa carrière. L'idée n'est bien sûr pas de supprimer les médecins mais de les équiper d'outils d'aide au diagnostic.
Elle n'est pourtant pas infaillible, la récente crise du COVID-19 provoquée par le coronavirus le démontre : l'intelligence artificielle n'est utile que si une base de données de cas suffisante a été constituée sur un problème donné.
La pandémie ouvre également la voie à un nouveau cas d'utilisation pour l'intelligence artificielle en santé : celle du tracing, qui soulève de nombreux débats sur le éthique et intelligence artificielle.